"La Resilienza: L'Arte di Crescere nella Natura"
- Dyno Sanri
- 17 gen
- Tempo di lettura: 1 min
Quando Boris Cyrulnik descrive la resilienza come "l'arte di navigare nei torrenti", ci offre una metafora perfetta per l'educazione all'aria aperta. La natura fornisce quello scenario dove i bambini trovano sfide autentiche e opportunità naturali per rafforzare la loro capacità di superare le difficoltà.
La resilienza, più che una qualità innata, è una capacità che si costruisce. Come sottolinea Cyrulnik, necessita di "tutori di resilienza": figure significative e ambienti che ne facilitino lo sviluppo. La combinazione di educazione all'aria aperta e accompagnamento personalizzato crea il contesto ideale per questo processo:
- L'ambiente naturale offre sfide graduali e significative
- Le esperienze condivise rafforzano i legami sicuri
- Il superamento delle difficoltà costruisce narrative positive
- Il contatto con la natura regola il sistema nervoso (Siegel)
- Lo spazio aperto facilita l'espressione emotiva autentica
L'accompagnamento individualizzato permette di:
- Identificare e potenziare le risorse personali di ogni bambino
- Adattare le sfide alle capacità individuali
- Costruire una rete di supporto tra famiglia ed educatori
- Documentare e celebrare i progressi personali
- Rafforzare l'autostima attraverso conquiste significative
La natura agisce come un potente facilitatore di resilienza perché fornisce:
- Esperienze sensoriali ricche
- Sfide intrinseche e autentiche
- Spazi di calma e regolazione
- Opportunità di cooperazione naturale
- Contesti per lo sviluppo dell'autonomia
Bibliografia:
Cyrulnik, B. (2001). I Brutti Anatroccoli: la resilienza
Louv, R. (2005). L'ultimo bambino nei boschi
Siegel, D. (2007). La mente in sviluppo
White, J. (2011). Rischio e avventura nella prima infanzia

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